Non necessiterebbe di presentazione, ma non ho mai raccontato seriamente le sue origini.
Originario di Ulvila, cittadina a 15 km dalla costa del Golfo di Botnia, trasferitosi poi come noto a Ivalo, nell'estremo nord della Lapponia Finlandese.
"Per me è sempre stato interessante essere capace di creare da solo oggetti utilizzabili. Forgiai la mia prima lama nel 2001 e un anno dopo partecipai a un corso di tre mesi di artigiananto antico. Quella può essere definita a pieno titolo la scintilla che mi condusse a diventare artigiano. Durante quel corso ci furono anche due settimane di forgiatura di vario genere, in cui l'insegnante era Martti Malinen. Subito dopo il corso iniziai a procurarmi i vari attrezzi da fabbro, dato che la forgiatura era qualcosa che volevo realmente continuare.
Per me, come artigiano, la cosa più importante è sempre costruire oggetti che siano realmente utili: coltelli, utensili da taglio, ferri da fuoco, cardini, chiavistelli, complementi d'arredo tipo appendiabiti e candelieri... la lista è infinita. I lavori possono essere essenziali o abbastanza decorati, finché sono pratici. Personalmente mi piacciono le cose semplici, essendo io un grande ammiratore delle opere dei vecchi fabbri di villaggio dal XVIII agli inizi del XX secolo. A quei tempi gli artigiani erano veramente necessari e le loro capacità erano apprezzate nella vita quotidiana. L'opposto del mondo moderno, dove un utensile o un paio di cardini non valgono nulla e vige la mentalità dell'
usa e getta.
Dopo aver iniziato ad allenarmi alla forgiatura, il mio intento era divenire un artigiano a tempo pieno nel futuro prossimo. Lavorai in Lapponia come guida escursionistica per diversi anni, tenendo la forgiatura e i coltelli come passatempo. Nel 2007 iniziai a forgiare a tempo pieno e non me ne pento. Per i primi tre anni la mia fucina era a Leineperi, nel sud della Finlandia. All'inizio, fra i vari coltelli e oggetti di ferro, costruii anche archi storici, frecce e tamburi da sciamano. Ma dopo un po' decisi di concentrarmi sulla forgiatura. Nel 2010 mi ritrasferii in Lapponia, anche perché, come cacciatore e pescatore, mi piace essere circondato da ampie aree selvagge. La maggior parte dei miei passatempi è connessa con la natura: sci di fondo, canottaggio, escursionismo o semplicemente divertirmi e imparare da Lei.
Oggi la mia fucina è un freddo capanno da 12 m² col pavimento lercio. I soli strumenti elettrici sono la levigatrice, il trapano a mano, il flessibile e la saldatrice: non è troppo diversa dalla fucina di un fabbro di villaggio di un secolo fa. In futuro vorrei dismettere gli attrezzi elettrici e adottare un metodo di lavoro ancor più tradizionale. Trovo sia interessante e importante preservare i vecchi sistemi di lavorazione. Non semplicemente realizzare oggetti tradizionali, ma costruirli col metodo tradizionale.
Ho costruito diversi coltelli che si possono definire non tradizionali, ma dopotutto mi sono sempre divertito di più a realizzare i cosiddetti tradizionali finlandesi. Non saprei dire con precisione perché, forse mi attirano le forme semplici e pulite combinate col sentimento della tradizione. Per me la bellezza di un puukko sta nel fatto d'essere stato un compagno importante della vita dei finlandesi e lo è ancora per molti. Per tagliare o intagliare serve una lama, la lama necessita di un manico e il coltello necessita di un fodero. Tutto qui, né più né meno, un puukko."










